C’era una volta un ragazzo che aveva un grosso San Bernardo. Stavano molto tempo insieme, il ragazzo lo conosceva da quando era cucciolo e gli voleva molto bene. Il giovane fu invitato da un amico a fare un torneo di calcio organizzato come un campionato. Era una competizione ad alto livello, andandoci avrebbe avuto gli allenamenti due volte alla settimana, siccome aveva molti impegni era seriamente indeciso, dopo avergli detto che ci doveva pensare salutò l’amico e attaccò il telefono. Dopo averci pensato per un’ora, considerando che era molto attivo e appassionato di calcio, rispose di sì. Una settimana dopo iniziò il torneo, il padrone del cane faceva l’attaccante, sulla carta la sua squadra era una delle più deboli e coraggiose del torneo, quindi non avevano paura neanche delle squadre che probabilmente l’avrebbero vinto. Come il ragazzo e i suoi amici avevano previsto, nel girone di andata persero quasi sempre. Riuscirono a vincere solo tre partite, di cui una a tavolino, solo perché l’altra squadra non si era presentata. Un giovedì il ragazzo doveva andare agli allenamenti ma siccome a casa non c’era nessuno e il cane aveva fatto parecchi disastri se lo portò con lui. Agli allenamenti furono sottoposti a un durissimo lavoro poi, il loro allenatore, per un imprevisto, dovette andare via venti minuti prima della fine, dicendo loro che cosa dovevano fare, ma come c’era da aspettarsi, appena l’allenatore partì, si misero a giocare con il cane. Dopo che il padrone e il cane avevano passato delle bellissime vacanze di Natale e Capodanno arrivò il giorno della prima partita di ritorno, siccome ai compagni di squadra del ragazzo il cane era piaciuto tanto, il padrone lo portò alla partita. Avevano lo scontro diretto contro i penultimi in classifica, l’altra squadra aveva solo un punto in più rispetto a loro. Stavano pareggiando, a fine partita l’arbitro dette tre minuti di recupero, proprio in quel momento ebbe un grave infortunio l’ala destra, era il giocatore più forte che avevano. Visto che stavano senza cambi dopo aver discusso per cinque minuti con l’arbitro, siccome agli allenamenti avevano visto che era velocissimo, ebbero la pazza idea di far entrare il cane. Gli avversari già stavano esultando per la facile vittoria, all’ultimo minuto della partita con un tiro da lontano un centrocampista stava mandando fuori la palla, ma con uno scatto il cane prese la palla, avanzando la mise in mezzo e il suo padrone fece gol. Appena gli avversari batterono dal centro l’arbitro fischiò la fine della partita, fu la terza partita vinta dentro il campo dopo tante sconfitte, visto il grave infortunio del giocatore e, soprattutto quello che il cane aveva fatto, lo fecero entrare in squadra. Una settimana dopo fu il compleanno del cane, il padrone gli fece una festa, il san Bernardo era talmente amato nel quartiere che la loro grande casa era piena di gente, tra tutte queste persone c’erano anche i compagni di squadra insieme all’allenatore. Dopo un mese ci fu una partita difficilissima da vincere, giocavano contro i primi in classifica. Stavano perdendo per quattro gol, all’inizio del secondo tempo tutto carico e fresco entrò il cane, già dall’inizio fece la differenza, tanto che in mezz’ora fecero tre gol. L’altra squadra comincio a giocare ancora meglio ma resistettero, al penultimo minuto il veloce animale entrò in modo disperato in area conquistando un rigore. Considerando che era fondamentale per la partita avevano tutti paura di tirarlo, prendendo molto coraggio si offrì volontario di tirarlo il padrone del cane. Anche se era un rigore, considerando tutta la pressione che aveva addosso, era molto difficile per il ragazzo tirarlo, però tirò perfettamente e segnò, quindi pareggiarono contro i primi in classifica. A quel punto, siccome per merito del suo gol non persero contro la squadra più forte del torneo, il ragazzo fu festeggiato in campo e negli spogliatoi da tutta la squadra, compreso il cane.
Visto l’impresa che avevano compiuto, per festeggiare andarono tutti, compreso il grosso animale, a cena fuori. In quel ristorante c’era il menù fisso, quando avevano scelto il ristorante il padrone non si era accorto che su un piatto di questo menù c’era il pepe, lui era seriamente allergico alla spezia, quindi per non fare il maleducato e per non sentirsi male di nascosto dette tutto al suo amato cane. Da quando era entrato in squadra il fortissimo cane, ormai erano passati quasi sei mesi e la loro squadra era salita in classifica di molte posizioni, tanto che arrivò a pari punti con la terza. Purtroppo avevano una peggiore differenza reti e quindi era come se fossero quarti, alla serie superiore passavano solo le prime tre. L’ultima partita di campionato la dovevano fare proprio con la squadra che stava a pari punti con loro. Arrivò il giorno più importante del torneo, erano tutti molto tesi e preoccupati data l’importanza della partita, questa mezza finale fu molto equilibrata fino alla fine. All’ultimo minuto ci fu una punizione dal limite per la loro squadra, sicuro di tirarla bene andò sul pallone il proprietario del cane, ma purtroppo la sbagliò, a quel punto gli avversari stavano già festeggiando la promozione nella serie superiore, ma l’arbitro non aveva fischiato la fine. Ripresa l’azione, senza farsi vedere, il cane si infilò in posizione regolare, tolse la palla ad un avversario, fece uno scatto, seminò i difensori e mise la palla dentro la porta. Grandissimo goal. Appena l’altra squadra batté il calcio di avvio l’arbitro fischiò la fine della partita. La loro grande squadra fu promossa alla serie superiore. A vedere la partita c’era anche l’osservatore di una squadra di serie A, impressionato dal ragazzo proprietario del cane, gli chiese se voleva giocare con la primavera di una squadra della massima serie. Il ragazzo era molto emozionato, ma dopo aver guardato il cane e i suoi compagni gli rispose di no. Fu portato in trionfo da tutta la squadra, il padrone e il cane vissero tutti e due felici e contenti per sempre insieme. |